Concerto d’Autunno

10/02/2010 21:30, Bari


IL CONCERTO LA GIOVANE DIRETTRICE DI ORIGINE SUDAFRICANA DEVORAH CHEVERINO CON L’ORCHESTRA SINFONICA: FREMITI POETICI

E Ciaikoski strappa applausi

di NICOLA SBISÀ

Ogni tanto – e ben vengano – I programmi dell’orchestra sinfonica dell’Amministrazione provinciale si distaccano sensibilmente dal sentiero battuto, e propongono – in questo caso ripropongono dopo molti anni – pagine di rilevante interesse e valore, che affascinano il pubblico. E’ il caso del concerto che la giovane direttrice di origine sudafricana (ma pupilla di Zubin Mehta) Devorah Cheverino ha diretto nella chiesa di Maria SS. Del Rosario. Era da molto tempo infatti che i Wesendonk Lieder di Wa gner e la «Sinfonia n.2 – Piccola Russia» di Ciaikoski non venivano eseguiti a Bari.

Opere dense di fremiti poetici, Wagner in particolare, che pur nella loro sostanziale diversità sono di grande impegno per gli interpreti. Gli stretti legami fra i Wesendonk Lieder ed il Tristano e Isotta sono evidenti e le cinque poesie di Mathilde Wesendonk (quale sia stato il tipo della sua «relazione» con il musicista non è stato mai definitivamente chiarito) Wagner le scelse proprio per il loro spirito filosofico ed etico, rivestendole di una musica appassionata, fremente, con un intreccio di sonorità che vanno dall’acceso al sognante. La parte vocale è stata affidata al mezzosoprano pugliese Concetta D’Alessandro (formatasi, fra l’altro, all’alta scuola di Amelia Felle) che ha saputo cogliere con sincero trasporto il variegato spirito dei brani, cantati con una vocalità intensa, ispirata e fremente, in esemplare unità d’intenti con la Cheverino.

Dagli intensi momenti poetici di Wagner, la Cheverino è poi passata con disinvolta padronanza a Ciaikoski, del quale ha esaltato con fiammeggiante esuberanza le fascinose sonorità (in particolare quelle del finale), in una lettura densa di mordente, nella quale l’orchestra barese, già apparsa ottima mente capace di ridar vita alla poetica wagneriana, ha dato ulteriore prova delle sue capacità. Un Ciaikoski ispirato come non mai dai riferimenti alle musiche popolari del suo paese, ed il cui entusiasmo, solo a tratti sottilmen te venato della immancabile malinconia slava, si è concretato con esiti trascinanti. Applausi calorosi, in particolare dopo Ciaikoski.

Bari