Classical Music | Ensemble Music

Franz Liszt

Presentazione Sonetti del Petrarca (Lazar Berman, piano)  Play

Istituto Europeo di Musica Ensemble

Recorded on 09/07/2012, uploaded on 09/07/2012

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Istituto Europeo di Musica

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Istituto Europeo di Musica (istitutoeuropeodimusica)

 

Istituto Europeo di Musica

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Apeiron: Programma di musica ed arti coreutiche su classicalconnect.com

Programma del 1 Settembre 2012

Apeiron, Music, Dance and Drama Program in classical connect

Program September 1 2012

 

Introduzione storico-letteraria da:

La grande letteratura italiana Einaudi: il trecento ( Mondadori Informatica)

 

Ferenc Liszt, 3 Sonetti del Petrarca dagli Anni di Pellegrinaggio (2 vol): Italia

 

Tre sonetti di Petrarca

 

1. Pace non trovo

 

Pace non trovo, e non ho da far guerra,

E temo, e spero, ed ardo, e son un ghiaccio:

E volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra;

E nulla stringo, e tutto 'l mondo abbraccio.

 

Tal m'ha in priggion, che non m'apre, né serra,

Né per suo mi ritien, né scioglie il laccio,

E non m'uccide Amor, e non mi sferra;

Né mi vuol vivo, né mi trahe d'impaccio.

 

Veggio senz'occhi; e non ho lingua e grido;

E bramo di perir, e cheggio aita;

Ed ho in odio me stesso, ed amo altrui:

 

Pascomi di dolor; piangendo rido;

Egualmente mi spiace morte e vita.

In questo stato son, Donna, per Voi.

 

 

2. Benedetto sia 'l giorno

 

Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno,

E la stagione, e 'l tempo, e l'ora, e 'l punto

E 'l bel paese e 'l loco, ov'io fui giunto

Da'duo begli occhi che legato m'ànno;

 

E benedetto il primo dolce affanno

Ch'i' ebbi ad esser con Amor congiunto,

E l'arco e la saette ond' i' fui punto,

E le piaghe, ch'infino al cor mi vanno.

 

Benedette le voci tante, ch'io

Chiamando il nome di Laura ho sparte,

E i sospiri e le lagrime e 'l desio.

 

E benedette sian tutte le carte

Ov'io fama le acquisto, e il pensier mio,

Ch'è sol di lei, si ch'altra non v'ha parte.

 

 

3. I' vidi in terra angelici costumi

 

I' vidi in terra angelici costumi,

E celesti bellezze al mondo sole;

Tal che di rimembrar mi giova, e dole:

Che quant'io miro, par sogni, ombre, e fumi.

 

E vidi lagrimar que' duo bei lumi,

Ch'han fatto mille volte invidia al sole;

Ed udì' sospirando dir parole

Che farian gir i monti, e stare i fiumi.

 

Amor! senno! valor, pietate, e doglia

Facean piangendo un più dolce concento

D'ogni altro, che nel mondo udir si soglia.

 

Ed era 'l cielo all'armonia s'intento

Che non si vedea in ramo mover foglia.

Tanta dolcezza avea pien l'aer e 'l vento.

 

 

 

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